Perché l'Occidente mantiene l'Africa nella povertà: Un video lo spiegando fa polemica

Un video è stato il ronzio sui social network sin dalla sua pubblicazione il 19 agosto da parte di attivisti in alcuni paesi dell'Africa occidentale.

Per la sopravvivenza occidentale, bisogna mantenere l'Africa sub sahariana nel suo attuale stato di povertà

Si tratta di un conferenziere occidentale, filmato con discrezione, che spiega al suo pubblico perché l'Africa sub sahariana va tenuta in povertà. L'autore del video non ha fornito dettagli sul luogo di questa conferenza, né sulla data del suo svolgimento, ovviamente per preservare il suo anonimato. L'oratore ha affermato senza battere ciglio: “Faremo tutto il necessario per mantenere l'Africa sub sahariana nel suo attuale stato di povertà. È assolutamente vitale per la nostra sopravvivenza come occidentali. Dobbiamo essere chiari su questo punto. E tutte le strutture e le organizzazioni internazionali, tutte le istituzioni accademiche e tutta l'educazione economica sono tutte progettate per mantenere gli africani nella loro situazione attuale. Per lui, che si tratti dell'Europa, degli Stati Uniti od ora della Cina, sono esattamente gli stessi obiettivi nei confronti dell'Africa: impoverire l'Africa e mantenerla lì, perché l’Occidente ha bisogno delle materie prime africane e al minor prezzo possibile.

L'impoverimento dell'Africa o il crollo dell'Occidente

Perché se l'Africa si sveglia e inizia a reagire, allora il tenore di vita in Europa, negli Stati Uniti e in Asia crollerà. Il relatore parlerà poi di accademici e altre istituzioni accademiche e insegnamenti economici e della loro complicità in questa politica antiafricana. Per questo, il ruolo è di convincere gli africani a continuare a fare ciò che stanno facendo e che è colpa loro se sono poveri. D'altra parte, mostrerà durante il suo discorso come mantenere l'Africa nella sua situazione attuale. Ricordando la loro dipendenza dalle materie prime e la debolezza della loro industria. Si tratta semplicemente d'impedire l'industrializzazione dei paesi dell'Africa sub sahariana.